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Aut viam inveniam aut faciam.
Un’esperienza unica durata tre anni
Camillo Bonvecchio
“Camillooo… te devi farme aver i to dati per el bigliet de l’aereo nen zo en Tanzania a
far su quela scola che te avevo parla’”.
Si concretizzano così, con una telefonata di Silvano, tante chiacchiere/progetti fatti
durante una castagnata autunnale.
“Son riusci’ a metter ensieme na bela squadra, en tut sen en otto, ti el Giorgio dai… el
bandar… l’è lunico che te conosi e meteré le lamiere sul coert. Dopo gh’è el Bruno
l’architetto l’è quel che ha fat el disegno, el Maurizio e so fiol, i ferari i ha preparà
tutta la struttura en fer. El Luciano, se occuperà della parte elettrica, Carlo da Fai
sarà el nos jolli… te devi conoserlo… dopo gh’è el Marco da Carisol, l’è quel che sa
parlar Swahili… la lingua locale, el sa far de tut con una grandissima conoscenza della
Tanzania e mi che ve farò da magnar…” (alora sen a posto… ho pensà mi).
È iniziata così, organizzata a tavolino, l’avventura di questa squadra in Tanzania,
precisamente a Lumuma, piccolo villaggio situato al centro di una fertilissima vallata
completamente coltivata, a due giorni di fuoristrada dalla
capitale Dar es Salaam, verso l’interno, per la realizzazione di una struttura di c
fabbricati che andranno ad ospitare la scuola primaria a servizio di diversi villaggi,
dove l’unica struttura esistente è un baraccone con mensa all’aperto ed un piccolo
box adibito a servizio igienico.
Un’idea, un sogno di Silvano, che dopo innumerevoli viaggi, ha fortemente voluto
realizzare questo suo progetto non facile, impegnativo, complesso, organizzato in
maniera maniacale. Un lavoro veramente enorme portato a termine nel migliore dei
modi non senza difficoltà e imprevisti, sempre superati con spirito di squadra e tanta
voglia di fare: principi che questo meraviglioso gruppo ha condiviso fin da subito. Da
parte mia un’esperienza unica durata tre anni. Purtroppo cause maggiori mi hanno
impedito di essere presente all’inaugurazione/consegna di questo nostro grande lavoro
che siamo riusciti a realizzare durante le nostre ferie estive. Orgoglioso di aver, seppur con poco, partecipato con tutto il gruppo alla realizzazionedi questo
meritevole progetto, volto ad aiutare questa popolazione composta per la maggioranzada persone molto giovani con una volontà incredibile di conoscere, di
sapere e di istruirsi, ma forse non del tutto consapevoli di vivere in una terra fertile e ricca, con, possibilità enormi di crescita in tantissimi settori.
Sono certo che soltanto con un adeguato percorso di istruzione a partire dal basso, la popolazione locale potrà essereprotagonista nella gestione di questi grandi
cambiamenti che nazioni straniere hanno già iniziato, più per sfruttare e depredare questo magnifico continente, che per aiutarlo ad evolversi.