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TANZANIA

La scuola primaria di Lumuma Gennaio 2015, siamo a Lumuma con l’obbiettivo di predisporre il piano di costruzione della futura scuola e  con il prezioso aiuto di Marco, Isidoro e Alfonso iniziamo i lavori di spianamento dell’area dopo aver  rimesso in funzione un vecchio escavatore che era stato utilizzato per la realizzazione di tutta la viabilità  della zona, compresa la strada per raggiungere il villaggio di Mbuga posto a 2.000 m sul livello del mare.  Dopo una settimana di lavoro, con l’aiuto di una decina di operai locali ed un vecchio camion recuperato a  Mpwapwa, riusciamo nell’impresa e davanti a noi si presenta una meravigliosa piana di circa 4.000 mq  pronta per essere utilizzata come area per edificare la nuova scuola e i primi mattoni prendono forma.
2019 dopo quattro  anni di lavoro, torniamo per completare i lavori e preparare la  scuola alla sua prossima inaugurazione nel frattempo assieme a Sista Flora  individuiamo poco sopra la scuola l’area su cui sorgerà lo studentato . In un posto  dove  la parola scuolabus non esiste e dove molti bambini camminano per ore nella  savana o nella foresta per recarsi a scuola con tutti i rischi che ne conseguono, è di  estrema importanza affinché possano frequentare con regolarità offrire loro un  letto ed una stanza dove studiare e stare al sicuro per tutta la settimana. Costruire  una scuola in Africa è un'impresa che richiede un grande impegno e una  pianificazione attenta. Le difficoltà logistiche, i problemi di finanziamento e le  condizioni locali possono rendere il lavoro estenuante, Senza il supporto della  comunità locale non è possibile realizzare progetti scolastici di successo.
Il 24 agosto 2019, alla presenza del Ministro e vice Presidente della Tanzania, on.  Nolugu George Boniface Simba Ciawene, di tutte le autorità civili e religiose delle  province di Mpwapwa e Kilosa e dell’intera Comunità di Lumuma e dei villaggi vicini,  assistiamo ad una cerimonia di inaugurazione mai vista e vissuta dal sottoscritto,  durata più di otto ore e conclusasi con un pranzo servito a tutti i partecipanti a  partire dalla gente comune che era accorsa numerosissima all’evento. Oggi la scuola primaria di Lumuma è gestita dalle suore di Santa Gemma Galgani ed è  economicamente autosufficiente offre lavoro ad una quindicina di persone fra  insegnanti, inservienti e personale amministrativo.  
PROGETTI 
Il dormitorio di Loleera
Agosto 2017, terza spedizione per la costruzione dell’ultimo blocco della scuola dove sono stati ricavati tutti gli uffici amministrativi. Al termine del solito periodo trascorso a Lumuma partiamo alla volta di Loleera, villaggio Masai situato nella provincia di Kiteto, sede di una missione di suore nella Masai Steppe. Esperienza anche questa indimenticabile perché ospiti di una famiglia di Maasai in una Boma e perché ci consente di conoscere un nuovo territorio e una nuova cultura, autonoma come noi, all’interno della Tanzania. Arrivati a Loleera conosciamo il rappresentante governativo della regione che ci invita a visitare la grande scuola, che ospita tutti i ragazzi delle Boma sparse sul vastissimo territorio Masai della provincia di Kiteto. Dopo aver visitato le scuole, conosciuto i professori e il direttore ci viene richiesto un aiuto per fornire i dormitori maschile e femminile di materassi in quanto i ragazzi dormono sulle assi nude dei loro letti, pochissimi hanno la possibilità di spendere 65.000 scellini Tanzaniani per acquistarne uno
Il rappresentante governativo ci confessa inoltre che purtroppo anche li non sono  immuni da violenze e soprusi ed è successo sia pur raramente che alcune ragazze  durante i lunghissimi trasferimenti nella savana sono state violentate. Nonostante  presi economicamente e non solo decidiamo di aiutarli.   Gennaio 2020,  dopo ore e ore di piste polverose , e un caldo pazzesco ce l’abbiamo  fatta: siamo a Loleera con un camion piuttosto mal ridotto e il nostro pickup strapieno  di materassi, siamo partiti da una fabbrica di Dodoma stracarichi e preoccupati che  nel primo tratto di strada asfaltata la polizia nel caso ci fermasse chiudesse non uno,  ma due occhi visti i carchi piuttosto ingombranti. I festeggiamenti sono durati tutta la  giornata con la presenza delle maggiori Autorità della provincia ma soprattutto con la  presenza di tutti quei ragazzi che ci hanno riempiti di collane e collanine e perline in  segno di profonda riconoscenza 
Oggi lo studentato di Loleera offre vitto e alloggio  e a circa 350  studenti fra maschi e femmine  Questi alloggi sono pensati per fornire un ambiente sicuro e protetto, adatto allo studio e alla vita comunitaria con  tariffe agevolate affinché tutti gli studenti che non abitano nei villaggi vicini   possano frequentare la scuola con regolarità.
La cooperativa agricola di lumuma
L'idea della cooperativa agricola, come forma di organizzazione del  lavoro e dell'impresa, in Europa ha radici nel XIX secolo, in risposta ai  cambiamenti sociali ed economici portati dalla Rivoluzione  Industriale. Inizialmente, le cooperative nacquero per far fronte a  problemi come la disoccupazione, l'aumento del costo della vita e le  condizioni di lavoro precarie, promuovendo la solidarietà e il mutuo  aiuto tra i membri. I numeri sono impietosi, nel senso che non  lasciano margini di dubbio sulla necessità di pensare ad azioni di  profondo impatto. Parlando di Africa occorre poi aggiungere altri  elementi: l’agricoltura è soprattutto un’agricoltura di sussistenza, fatta di piccoli e piccolissimi contadini, che non hanno accesso al credito  né ai mercati, anche per gap infrastrutturali importanti dal momento  che mancano le strade, mancano le catene del freddo, mancano gli  impianti per la trasformazione.. Da quì nasce quindi l’idea di trovare il  modo per cui i prodotti agricoli di tutti questi piccoli agricoltori  possano arrivare sui mercati Tanzaniani e dell’est Africa saltando un  anello attualmente necessario per la commercializzazione dei  prodotti, l’intermediario. In alcuni casi, esistono figure che svolgono  un ruolo di intermediazione, mettendo in contatto produttori e  acquirenti. Questi intermediari riescono ad acquistare i prodotti  agricoli con commissioni esagerate mettendo in competizione i  contadini, ne deriva che il prodotto viene pagato poco al contadino e  viene venduto a prezzi molto elevati ai consumatori generando un  impoverimento economico di entrambe le parti. Le cooperative  agricole consentono ai produttori di unire le forze per la raccolta, la  lavorazione, la trasformazione e la commercializzazione dei prodotti,  ottenendo vantaggi economici e organizzativi.
Attualmente il progetto è partito e si sta realizzando con l’aiuto di un  grosso commerciante di Mpwapwa, le Suore di Santa Gemma Galgani e  la partecipazione della popolazione agricola della valle di Lumuma. A tale  scopo è prevista anche la costruzione di magazzini atti allo stoccaggio di  prodotti conservabili senza il bisogno di celle frigo e quant’altro come  cipolle, fagioli riso, mais ed altro che potranno essere venduti nel  momento in qui il mercato offre condizioni economiche più favorevoli.  
La sala parto per le mamme di Mafene
Lumuma gennaio 2022 sono più o meno le 14 del pomeriggio un pomeriggio come tanti con il  sole che picchia duro e l’umidità che in questo periodo è veramente fastidiosa.  Siamo seduti  all’ombra di un imponente pianta di avogado quando Sista Francesca ci annuncia l’arrivo  di  una Signora, certa Mdaga Inyasia Emili che avrebbe bisogno di parlare con noi. Dapprima  pensiamo che fosse una delle tante richieste di sussistenza economica che in verità cerchiamo  sempre di non accettare tranne in casi particolari come cure mediche o cose del genere.  Con  l’aiuto di Marco il nostro bianco Africano che da più di quarantanni si reca in Tanzania e parla  fluentemente lo Swahili decidiamo di  ascoltare quello che deve dirci dada Emili. Si presenta  una bella Signora con un aspetto molto ordinato di circa quarantanni che ci lascia un po stupiti  sia per la sua presenza che per la sua portanza. Capiamo subito dalla fierezza con cui si  presenta che non si tratta di una mendicante ma piuttosto di una signora colta, preparata e  molto educata. Dopo i convenevoli e le presentazioni inizia subito a illustrarci ordinatamente il  suo progetto. Erigere un piccolo centro per le mamme partorienti nel  villaggio  di   Mafene con   numeri  alla  mano ci spiega che il tasso di
mortalità materna è molto elevato e che una mamma su 20 muore di  complicanze e di infezioni post partum lasciando soli i figli nati  precedentemente. Nelle famiglie rurali della Tanzania, le madri ricoprono  un ruolo centrale e multi sfaccettato, agendo come pilastri fondamentali  per la cura e il benessere della famiglia. Il loro ruolo va ben oltre la  semplice cura dei figli, includendo la gestione e la cura degli animali di  cortile, il lavoro nei campi la casa, contribuiscono fattivamente al reddito  familiare vendendo i prodotti agricoli nei mercati locali e il mantenimento 
 delle tradizioni culturali. Dopo averla ascoltata per oltre un’ora ci congediamo dicendole che  avremmo riflettuto e approfondito la questione e che sicuramente le sarà data una risposta sia  essa positiva o negativa. In quel periodo eravamo solo in due a Lumuma ed eravamo oberati di  lavoro, manutenzioni, costruzioni, ecc. Il tempo passava molto velocemente e la sera dopo aver  cenato nonostante aver sudato sette camice e non  per dire, trovavamo ancora la voglia di  parlare e di confrontarci su questa richiesta. Le domande che ci facevamo erano molte ma  trovavano sempre una risposta e cosi giorno dopo giorno, ci stavamo convincendo che era una  cosa fattibile e che quella casa sarebbe diventata una realtà. Una cosa molto interessante e  sicuramente importante era la decisione che tutti i lavori sarebbero stati eseguiti da personale  locale coadiuvati dal Fundi, il maestro di lavoro, un po come il nostro artigiano con conoscenze  specifiche nelle tecniche di costruzione e comunque il fabbricato sarebbe stato edificato con  mattoni di cemento e il tetto il legno e lamiere. Dopo aver esaminato il preventivo che Mamma  Emili aveva fatto redigere al Fundi nel frattempo, decidemmo di dare il via ai lavori. Il primo lotto  prevedeva la fondazione, la costruzione di tutta la muratura comprese tramezze e cordolo  superiore in cemento armato. nel febbraio 2024 i primi fondi provenienti da donazioni private  arrivano in banca a Mpwapwa il 2 aprile arriviamo a Mafene e con  piacevole sorpresa possiamo   constatare che il cantiere procede e che i lavori previsti sono stati quasi ultimati.
Nel cuore del Tanzania, a circa 240 km dalla capitale Dodoma e a 80 km dal  capoluogo di provincia Mpwapwa, sorge il comune di Lumuma. È composto  da una decina di villaggi sparsi su un territorio grande circa 120 kmq in una  zona collinare ai piedi di una piccola catena montuosa, in una valle  attraversata dal fiume omonimo. La missione di Lumuma, fondata a fine anni  ’50 da missionari italiani, venne presto affidata alle suore di Santa Gemma  Galgani, Congregazione interamente africana. Dal 1998 è gestita dal clero  locale diocesano. Oltre 40.000 persone, appartenenti a diverse tribù,  prevalentemente Wagogo e Wahehe, fanno riferimento alla Missione e al  piccolo ospedale. Uno dei progetti più recenti su cui sta lavorando  l’Associazione riguarda l’ambulatorio dentistico che molto probabilmente  troverà posto all’interno del centro sanitario. Attualmente non  esistono  “figure  odontoiatriche”  e sono altre “figure” a doversi  occupare  di  cure   dentali,  con  scarsi  risultati. Il   servizio  è  molto   carente   e   tutte le    persone  devono  
percorrere tanti chilometri, magari anche a piedi, e adattarsi quasi sempre a “cure inadeguate”  anche solo per una semplice visita di controllo. Una situazione insostenibile. Questa la fotografia  della situazione nel 2025 quando un dentista di Trento dopo averci contattati ha deciso di cedere  alla nostra Associazione lo studio completo di tutto compresa l’apparecchiatura radiografica. Presi i  primi contatti e svolto un studio conoscitivo per studiare l’ospedaliera  abbiamo deciso di avviare  un nuovo progetto volto alla creazione di un vero e proprio ambulatorio odontoiatrico. Il progetto  ha visto la luce grazie alla fondamentale collaborazione della direzione dell’ospedale con la quale  sono stati avviati i dialoghi per la realizzazione dell’ambulatorio e il controllo dei dettagli tecnici ed  economici dell’operazione. Il  progetto Odontoiatrico  prevede l’installazione di un riunito  odontoiatrico completo, il sistema di aspirazione, e   un assortimento di materiale odontoiatrico  che permetta di svolgere tranquillamente manovre di chirurgia estrattiva, conservativa, igiene e  profilassi, almeno inizialmente. Il progetto è ancora in fase embrionale e non tutte le  problematiche sono state affrontate ma vi terremo informati prossimamente sul suo sviluppo. 
Lo studio dentistico di Lumuma
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