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GIORGIO

Vi dirò che l’idea del Silvano, di andare con lui in Africa, non è che l’abbia presa con tanto  entusiasmo. L’Africa mi sembrava, non soltanto lontana, lontanissima. Poi abbiamo preparato tutto il materiale necessario per i lavori di lattoneria per essere spedito a questo “benedetto” cantiere e piano piano, vedendo il progetto, mi sono un po’ affezionato e con una buona  spinta di incoraggiamento del Silvano mi sono convinto a partire. Ottimo viaggio in aereo da Milano a Dar es Salaam, arrivati lì abbiamo iniziato a prendere confidenza con il posto, luogo molto, ma molto diverso dalla nostra vita quotidiana; però piano piano, molto piacevole  nonostante le comodità a cui siamo quotidianamente abituati. Partenza da Dar es Salaam alla volta di Morogoro e poi Lumuma, con dei fuoristrada ed ecco che il viaggio si fa un po’ più  complicato. Pista di terra battuta, buche, polvere, ma con un autista molto navigato che ha  fatto tutto il possibile per renderlo piacevole. Finalmente siamo arrivati a Lumuma, posto  incantevole per essere l’Africa, campagna verde abitata da gente semplice e sempre contenta. Finalmente si inizia a lavorare perché siamo venuti per questa ragione.  Organizzati  alla   meglio abbiamo abbiamo tutti lavorato sodo e direi che il risultato è stato ottimo e la soddisfazione è stata per me immensa. Con tutta la squadra abbiamo costruito una scuola splendida e, la cosa per me che più conta, molto utile a questa speciale popolazione che veramente terrò sempre nel cuore. Ringrazio tutti per questa felice esperienza ed in modo particolare Silvano, anche perché, ogni volta che guardo le foto di Giorgy, dei Maasai, delle suore, di tutti quei bambini così sempre felici, di quella gente, mi viene la pelle d’oca e tantanostalgia.Forse sono troppo vecchio per ritornarci, ma “Mai dire mai”.